06/10/07

Progetto "Il chicco di caffè"

GIOCO DEI 4 SENSI
Il 2 ottobre, martedì, è venuta in classe nostra Cora, una animatrice della Cooperativa il Granello di Senapa e ci ha proposto il GIOCO DEI 4 SENSI. Noi eravamo tutti bendati e dovevamo riconoscere Ascoltando-Annusando-Toccando-Gustando 4 prodotti alimentari. Questi prodotti erano lo Zucchero di Canna, il Tè, il Cacao e il Caffè.
Ognuno poi ha scritto sulla scheda predisposta le impressioni rilevate "dai 4 sensi" sui prodotti proposti.
CARTA DI PETERS
Abbiamo poi conosciuto la Carta di Peters, un planisfero che fotografa in modo molto diverso le proporzioni delle terre emerse del pianeta, facendo vedere la Terra non dal punto di vista degli Europei e comunque di noi del Nord del mondo, ma dal punto di vista del Sud del pianeta, comunque più aderente alla realtà.
Su una carta muta riproducente il planisfero di Peters abbiamo individuato le ZONE DI PRODUZIONE: lo Zucchero di Canna, il Tè, il Cacao e il Caffè provengono tutti dalle zone Equatoriali-tropicali della Terra, con clima caldo-umido costante.
I 4 prodotti poi prendono la strada per arrivare verso il Nord del mondo.
Di seguito alcune Fotografie, fatte dal maestro, dell'esperienza.










La proiezione elaborata nel 1973 dallo storico tedesco Arno Peters (1916-2002) consente una riproduzione esatta delle aree effettivamente occupate dalle masse continentali, ma presenta lo svantaggio di un effetto di distorsione verticale molto evidente. Peters fece notare come la proiezione di Mercatore ponesse l'Europa in primo piano (facendola apparire più estesa, ad esempio, del Sud America, che è grande il doppio) e rimpicciolisse l'emisfero Sud del mondo. Il planisfero di Peters nasce da un approccio che, prima ancora che cartografico, è culturale. Con l'intento di educare le persone alla mondialità, ed esortava i paesi ricchi (il Nord del mondo) a impegnarsi per sostenere lo sviluppo dei paesi poveri.

(scheda)

La Carta di Peters

Da cinquemila anni esistono le carte geografiche, e da tremila anni queste carte hanno contribuito a formare l'immagine che l'uomo ha del mondo. Scienziati, storici, papi, ricercatori, navigatori hanno disegnato delle carte, ma solo da 400 anni esiste il mestiere di cartografo. Come storico con interessi geografici ho studiato la storia della cartografia con particolare interesse. Mi resi conto della inadeguatezza delle carte terrestri esistenti che non favorivano, tra l'altro, la migliore soluzione che sempre sorge quando si trasporta la superficie terrestre su un foglio piano.
La nuova carta, la mia carta, rappresenta in modo egualitario tutti i paesi della Terra..."(A. Peters)

Peters creò una nuova carta geografica, nel 1973, La Carta di Peters, che rappresenta in modo più equo cioè più giusto la superficie terrestre. Secondo Peters le carte geografiche tradizionali,che derivano dalla carta di Mercatore del 1500, non riportano in modo corretto la superficie dei vari continenti ma privilegiano in particolare l'emisfero Nord e soprattutto l'Europa.

Nel 1500 il continente europeo era il centro economico del mondo e quindi i navigatori dovevano avere delle carte che mostrassero bene dove l'Europa si trovasse.
Infatti lo scopo di Mercatore era quello di fare una carta per navigatori, egli abbassò la linea dell'equatore e rimpicciolì il Sud del mondo.


CARTA DI PETERS


Ø Fedeltà alla superficie: la nuova carta mostra tutte le aree (siano paesi, continenti ed oceani) secondo le loro reali dimensioni, le inevitabili deformazioni sono distribuite omogeneamente su tutte le aree del globo.

Ø Totalità: rappresentazione completa della terra senza tagli o doppie rappresentazioni.


Ø Colori base per ogni continente: tradizionalmente le colonie avevano lo stesso colore degli stati colonizzatori. Peters sceglie un colore base per ogni continente ed assegna ai singoli paesi delle varianti di sfumature per definire le nazioni.

30/09/07

Ascolto Musica Lirica - Classe V C 2007-08


Ritratto di Giuseppe Verdi. Per conoscere meglio il grande maestro c'è il sito web ufficiale, ricco di notizie, immagini e musica: http://www.giuseppeverdi.it/


Ritratto di Gioachino Rossini. Per conoscerlo meglio visita il sito web: http://it.wikipedia.org/wiki/Gioachino_Rossini


Fotografia di Giacomo Puccini, per conoscerlo meglio visita il sito web: http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Puccini

Ascolteremo alcuni minuti di musica estratti da:

01 - La Traviata di Giuseppe Verdi
- Brindisi - Libiamo Ne Lieti Calici

02- – Nabucco di Giuseppe Verdi
- Chor Of The Hebrew Slaves - Va Pensiero

03 - Rigoletto di Giuseppe Verdi
- La Donna E Mobile

04 - Il Barbiere Di Siviglia di Gioacchino Rossini
- Largo Al Factotum

05 – Tosca di Giacomo Puccini
- E Lucevan Le Stelle

06 - Madama Butterfly di Giacomo Puccini
- Un Bel Di

07 - Wiener Phil - Die Walkure - The Ride Of The Valkyries

08 - London Phil Orchestra - Carmen - Act 1 - Preludio

Ognuno ascoltando può disegnare le proprie sensazioni e impressioni; raccoglieremo questi disegni e realizzeremo un cartellone da pubblicare su questo Blog.

21/07/07

Allenamento di calcio...

Visto che siamo in vacanza facciamo un pò di allenamento con la palla.

08/06/07

Abete rosso






Famiglia: Pinacee

Habitat: Arco alpino ad un altezza non inferiore a 800-1200 m mentre nelle alpi orientali a 500-600 metri.Specie predominante nelle fustaie di conifere.

Fusto: Albero sempreverde. Può raggiungere dimensioni molto rilevanti.Fusto diritto con rami verticillati e chioma a forma piramidale .Corteccia liscia di color rossiccio che si sfalda in sottili squame membranose negli esemplari più giovani mentre negli esemplari più adulti diventa finemente screpolata .

Foglie: Aghiformi, lunghe circa 2 cm, di colore verde scuro, disposte a spirale sui rametti.

Frutti: I coni sono penduli di colore rosso bruno e allungati (10-20 cm). A maturità cadono interi dopo aver liberato dei piccoli semi alati.
Il nome del genere deriva dal latino "pix", (=pece, resina). Il nome di "Abete rosso" fa riferimento al colore della corteccia.
L'Abete rosso è una conifera sempreverde di prima grandezza, che può arrivare a 50 m di altezza e 2 m di diametro del tronco con longevità anche di 4-500 anni.
E' una specie che predilige climi continentali, diffusa sulle Alpi, sui Balcani e nell'Europa centro settentrionale.
E' la conifera che ha la più grande importanza forestale in Italia e in Europa.
Il legno è molto richiesto per i suoi molteplici usi, in particolare è impiegato in falegnameria.
E' coltivato anche come pianta ornamentale e come albero di Natale.
(ricerca a cura di Fra. Ul.)

30/05/07

IL FAGGIO




Il faggio è una pianta tutta europea, presente dalla Svezia Meridionale ai monti della Bretagna alla Russia Sudorientale.
In Italia si trova sulle Alpi ( fino a 400 m ) e sugli Appennini ( fino a 800 m ) e in tutte le zone montane tranne in Sardegna.
E' il più importante latifoglie del piano montano e predilige il clima temperato,gradisce l'umidità atmosferica ( ma non quella del terreno )
e non è particolarmente esigente per il terreno, purchè sia ben areato e drenato e non troppo acido, sopporta bene il forte vento.
La faggetta viene detta anche "madre del bosco" perchè il faggio ha la caratteristica di migliorare il terreno producendo molto humus.
Il faggio ha una chioma massiccia, molto ramificata e con fitto fogliame.
Le foglie ovali sono disposte sul ramo in modo alterno, lucide su entrambe le facce, con margine ondualato, il loro colore varia
dal verde chiaro al verde scuro fino ad assumere in autunno una colorazione arancio o rosso bruno.
Il faggio ha sia i fiori maschili sia quelli femminili:
i fiori maschili, piccoli e verdastri sono tondi e penduli, mentre quelli femminili sono contenuti in un involucro detto cupola.
La fioritura avviene nel mese di maggio.
Il frutto del faggio si chiama faggiola o faggina simile ad una piccola noce triangolare è racchiusa in un involucro duro che assomiglia
un po' al riccio del castagno del quale il faggio è strettamente parente ( famiglie Fagacee ), viene usato come mangime per i suini.
Il fusto può raggiungere 30/40 metri, la corteccia è liscia di colore grigio argenteo.
Il tronco è diritto e cilindrico da giovane, largamente scanalato da vecchio,il legno del faggio è utilizzato per costruire mobili,
per lavori al tornio, per fabbriccare botti, zoccoli e manici di attrezzi ed è un ottimo combustibile.
Nella Riserva Naturale Acquerino Cantagallo si trova un faggio monumentale "Il Faggione di Luogomano" che spicca all'interno
delle bellisime faggete del nostro territorio.

ricerca a cura di C.B.

24/05/07

IL SAMBUCO NERO





Il Sambucus nigra (comunemente chiamato sambuco nero)vive spontaneo in tutta l'Italia,dalla pianura, fino a 1500 metri di altitudine. Il suo nome deriva dalla sambuca, uno strumento musicale che veniva fatto con il legno della pianta. E' una pianta arbustiva con una chioma folta, bassa e arrotondata, può raggiungere gli 8-10 metri. Il frutto, che si può trovare da agosto a settembre, è una bacca nero-violacea con un picciolo rosso scuro e un piccolo nocciolo all'interno. I frutti che contengono vitamina C sono impiegati nella preparazione di marmellate. I fiori sono bianchi, piccoli e molto profumati, riuniti in ombrelle e fioriscono da aprile a giugno. La foglia è verde scuro sulla pagina superiore e più chiara su quella inferiore. La corteccia è grigio-verde da giovane,ornata da lenticelle,poi invecchiando, si screpola e diventa di un colore più scuro. Dal fusto si ricava un legno biancastro,tenero e di scarsa durata, mentre dalla base un legno bianco-giallognolo,duro, pesante,adatto per i lavori di falegnameria. Svuotando il legno è possibile ottenere dei fischietti e delle cerbottane. Si possono ricavare varie tinture: nera dalla corteccia,verde dalle foglie,blu o lilla dai fiori e rosso scuro dalle bacche. Il Sambuco fin dall'antichità è stato utilizzato per le sue proprietà medicinali.

ricerca a cura di Ale. T.

La Roverella





La Roverella


La roverella è una pianta che ama i climi caldi ,è anche molto resistente. Infatti si adatta a cuasi tutti i tipi di terreno come aridi e rocciosi teme solo i terreni completamente argillosi.

caratteristiche

Albero poco slanciato alto 10-15 metri,fusto basso in confronto alla chioma.Il diametro del tronco arriva fino a 2,5 metri.
La roverella ha un'età media di circa 2-3 secoli,ma ci sono piante che sono arrivate a 7. Da giovane ha le radici che penetrano nel terreno,solo dopo le radici crescono lateralmente.La corteccia è piena di fessure il suo colore è marrone scuro.
Le foglie da giovani sono biancastre con la punta rossastra,da adulte prendono la forma a cuneo o a cuore.
La fioritura avviene verso marzo-aprile,i fiori sono numerosi e lunghi circa 5-8 cm,i frutti sono le ghiande,maturano nel primo anno,il suo diametro è di circa 1,5-2 cm.

ricerca a cura di Leo A.