15/01/07

IL CAMMELLO



Introduzione
Cammello Nome comune di un mammifero di grossa taglia appartenente all’ordine degli artiodattili, classificato Camelus bactrianus nella famiglia dei camelidi e diffuso negli altipiani dell’Asia centrale. Il cammello si differenzia dal dromedario (Camelus dromedarius), che appartiene allo stesso genere, ma costituisce una specie diversa per l’abbondante mantello di cui è dotato nella stagione fredda e per il numero di gobbe dorsali: due nel cammello, una nel dromedario. Alcuni zoologi ritengono che il dromedario e il cammello siano due varietà di un’unica specie; questa tesi sarebbe suffragata dal fatto che le differenze anatomiche tra i due sono di piccola entità (l’unica gobba del dromedario è in realtà il risultato della fusione di due gobbe) e che i due animali possono incrociarsi.
CARATTERISTICHE E COMPORTAMENTO
Rispetto al dromedario, il cammello ha zampe più corte e una costituzione più massiccia. È alto circa 1,5 m al garrese. Sulle zampe, in corrispondenza delle articolazioni, e sul petto possiede delle zone di cute callosa e ruvida su cui poggia quando riposa; queste callosità non sono dovute all’usura, ma sono presenti fin dalla nascita. Il manto invernale, lanoso e abbondante, viene perso d’estate, quando l’animale rimane quasi completamente nudo. Una caratteristica peculiare del cammello è la forma dei suoi globuli rossi, che sono ovali anziché circolari come in tutti gli altri mammiferi. Altra particolarità di questo animale è la possibilità, nel maschio, di gonfiare a palloncino la parte posteriore del palato, detta palu, nei momenti di eccitazione sessuale.
L’eccezionale resistenza che lo caratterizza consente al cammello di sopportare il clima proibitivo dell'altopiano del Tibet, dove la temperatura sale a 60 °C d'estate e precipita a valori artici d'inverno; il suo corpo, infatti, subisce senza problemi sbalzi della temperatura interna di 5 °C ed è in grado di immagazzinare calore durante il giorno, dissipandone l’eccesso di notte. Note sono anche le capacità del cammello di resistere alla sete: producendo urine molto concentrate e riducendo l’evaporazione diurna, esso può far durare a lungo le riserve di liquidi del proprio corpo, sopportando una perdita d’acqua pari fino al 25% del proprio peso. Quando poi trova una sorgente abbondante, può bere e incamerare 100 litri di acqua. Le gobbe, spesso erroneamente ritenute riserve d’acqua, sono invece riserve di grasso, che vengono riassorbite quando il cibo – piante erbacee, cardi, rami anche spinosi – scarseggia. L’andatura del cammello è quella tipica ad ambio, che consiste nel portare avanti contemporaneamente entrambe le zampe di uno stesso lato.
IL CAMMELLO E L’UOMO
A parte piccoli gruppi che vivono allo stato selvatico ai margini del deserto di Gobi, i cammelli sono animali completamente addomesticati. Le loro doti di resistenza e di forza ne hanno sempre fatto preziosi animali da soma, capaci di trasportare carichi di oltre 450 kg e di coprire fino a 50 km al giorno, seppur alla velocità ridotta di 4 km/h. Come pure i dromedari, i cammelli forniscono carne, latte e cuoio. La loro lunga lana viene usata per fabbricare cordame, pennelli e un tessuto molto pregiato, caldo e leggero.

ricerca di Sau. Gia. immagini dal web

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cammello somiglia a qualcuno che conosciamo bene....

Anonimo ha detto...

Il cammello assomiglia ad una certa xsona ke conosco molto bene,molto